Le proprietà dell’aloe arborescens ci sono note già da diversi secoli, e sono state nel corso degli anni spesso utilizzate in campo medico e farmaceutico, e lo sono ancora oggi.
Tali proprietà benefiche sono caratteristiche della foglia quanto del gel presente al suo interno. Questa specie vegetale fa parte della famiglia delle Aloacee, è una pianta perenne classificata come succulenta. L’aloe arborescens presenta foglie molto piccole e filiformi, che non superano i 60 cm di lunghezza.
Proprio questa caratteristica fa sì che il suo gel sia molto concentrato. Per rendere l’idea, i principi attivo contenuti nell’aloe arborescens sono il 25% in più (in media) rispetto alla quantità contenuta dall’aloe vera, a parità di peso. Gli effetti curativi di questa pianta sono davvero molti, ma è bene prestare attenzione: l’aloe arborescens ha benefici e controindicazioni, ed è quindi bene utilizzarla, ma con le dovute cautele.
Le proprietà dell’aloe arborescens
L’aloe arborescens è una pianta veramente preziosi, in grado di fornire innumerevoli benefici alla nostra salute. Le funzioni benefiche dei suoi principi attivi sono innumerevoli. Tra le principali proprietà dell’aloe arborescens ( draloes.com) abbiamo:
- grande ricchezza in vitamina B12, particolarmente utile nel prevenire stanchezza e spossatezza in soggetti in convalescenza, e ottimo integratore per diete vegane, spesso poter in questa vitamina.
- ricchezza in vitamine A,C ed E, che combattono la formazione di radicali liberi svolgendo una preziosa attività antiossidante
- attività antinfiammatoria, dovuta alla presenza di tutti e 20 gli amminoacidi
- presenza di Acido Cinnamomo e Acido Crisofanico, che svolgono un’attività detossificante
- propietà immunostimolante, dovuta all’azione di Acemannano e Aloemannano, che aiutano a potenziare le difese immunitarie
- propietà purificante, dovuta alla presenza di saponine
- propietà favorevoli alla digestione di grassi e proteine, grazie alla presenza di due enzimi, la Lipasi e la Proteasi
- propietà cicatrizzante, dovuta alla presenza di Acemannano e Antichinone, sostanze in grado di favorire il processo di rimarginazione delle ferite
I benefici di questa straordinaria pianta sono un argomento in verità vastissimo, che è ancora molto studiato da medici e biologi.
Aloe arborescens: effetti collaterali
Come abbiamo già detto, l’aloe arborescens ha benefici e controindicazioni da tenere in forte considerazione quando si decide di utilizzarla. Tra i principali effetti collaterali dell’aloe arborescens, abbiamo:
- effetti dannosi sulle donne in gravidanza: può favorire le contrazioni uterine
- problemi durante l’allattamento: la presenza di Aloina può causare delle coliche al lattante
- è assolutamente sconsigliato la consumazione di questa pianta a coloro siano in cura con una terapia anticoagulante
- la presenza di Aloina può causare lo sviluppo di una sindrome del colon irritabile
Inoltre, propio a causa degli effetti depurativi che la pianta svolge a livello di fegato e intestino, può a volte causare attacchi acuti di dissenteria. Se ciò dovesse verificarsi, sarebbe indicata la sospensione immediata della terapia.
La ricetta di padre Zago: controindicazioni e storia
A contribuire notevolmente alla fama di questa straordinaria pianta è stato soprattutto il frate francescano italiano Padre Zago, che dedicò molto tempo allo studio delle proprietà benefiche dell’aloe arborescens, sviluppando diverse idee e teorie circa i suoi potenziali usi e le sue proprietà curative.
Queste idee furono condensate tutte in un volume completamente dedicato all’aloe arborescens, e alla produzione da lui stessa effettuata di un succo che pretendeva di avere proprietà antitumorali. Padre Zago sviluppò una sua ricetta, che prevedeva di preparare l’aloe arborescens mischiandola del miele e della grappa.
Questo composto avrebbe avuto secondo il frate, oltre alle sopracitate proprietà antitumorali, la capacità di regolare i valori ematici, combattere le infezioni batteriche, a agire favorevolmente nella regressione di varie infiammazioni.
La ricetta di Padre Zago ha controindicazioni del tutto equivalenti rispetto a quelle del consumo di aloe arborescens. Ribadiamo che è fortemente sconsigliato il consumo di questa pianta alle donne in gravidanza o che desiderino allattare, a quei soggetti in cura con terapia anticoagulante e a chi soffra di sindrome dell’intestino irritabile.