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La normativa sull’efficienza energetica: un passo verso un futuro sostenibile

La normativa sull’efficienza energetica: un passo verso un futuro sostenibile

La situazione climatica del nostro pianeta è sempre più preoccupante, e tutti noi, nel nostro piccolo, dovremmo adoperarci per agevolare il miglioramento verso la sostenibilità ambientale. Quando però l’impegno arriva dagli Stati la differenza impatta molto di più, ed è per questo che l’Unione Europea sta prendendo importanti decisioni con nuove normative sull’efficienza energetica, dai propositi più ambiziosi.

Queste normative hanno principalmente l’obiettivo di ridurre l’inquinamento che viene generato dagli edifici, il quale è responsabile di più di un terzo di tutte le emissioni di gas serra prodotte nell’Unione Europea. Ecco perché intervenendo anche soltanto sul mondo edile e immobiliare il pianeta potrebbe ricavare grandi benefici.

Normativa sull’efficienza energetica: cosa dice

Le nuove normative sull’efficienza energetica enunciate dall’UE sono state recepite dal nostro Paese, che ha quindi acconsentito a prendere misure in merito nel breve tempo.

In particolare:

  • ll L. 73/2020 ha recepito nell’ordinamento interno la direttiva dell’Unione Europea 2018/2022 che riguarda l’efficienza energetica
  • Il L. 48/2020 ha recepito nell’ordinamento interno la direttiva dell’UE 2018/844 che riguarda la prestazione energetica nell’edilizia

Queste direttive sono parte della Governance europea dell’energia e del clima, che mette al primo posto dei suoi interessi il miglioramento dell’efficienza energetica per un mondo più sostenibile sia per i consumatori sia, soprattutto, per l’ambiente.

Inoltre vi è anche il D.L. 73/2021, che indica gli obiettivi di risparmio energetico che l’Europa si è posta di raggiungere entro l’anno 2030. Ciò che intende fare è ridurre le emissioni di gas a effetto serra per almeno il 55% entro il 2030, e di diventare totalmente neutrale a livello climatico entro il 2050, ovvero di produrre zero emissioni.

È importante che le persone continuino a prendere misure preventive come la manutenzione ordinaria della caldaia: più un impianto è datato più immette nell’aria sostanze tossiche e nocive. Assicurati che il tuo impianto sia ancora buono affidandoti a un centro di assistenza caldaie a Roma come quello che trovi cliccando su questo link: https://assistenzacaldaie-roma.it.

Quelli dell’Unione Europea sono obiettivi ambiziosi ma necessari per la salvaguardia del pianeta che, in questo momento, è nelle sue condizioni peggiori a livello storico.

Bruxelles non si è ancora espressa riguardo ai metodi di sanzione dei Paesi che non si impegneranno a raggiungere questi obiettivi, ma ha lasciato loro la libertà di trovare modi per incentivare le ristrutturazioni. In Italia abbiamo, per esempio, il Superbonus 110%, che permette di ottenere detrazioni e agevolazioni fiscali fino al 110% delle spese.

Direttiva UE 2018/2022 sull’efficienza energetica

Questa direttiva impone l’obbligo di realizzare interventi di efficientamento energetico sugli immobili della Pubblica Amministrazione, al fine di ottenere una riqualificazione energetica pari almeno al 3% annuo della superficie coperta utile climatizzata.

Direttiva UE 2018/844 sulle prestazioni energetiche nell’edilizia

Questa direttiva, invece, introduce la disciplina di Strategia di ristrutturazione a lungo termine del parco immobiliare nazionale, promuovendo in questo modo le prestazioni energetiche degli edifici.

Gli obiettivi di sostenibilità dell’Unione Europea

L’UE si è prefissata l’obiettivo di costruire solo edifici nuovi a emissioni zero entro il 2050, ma si è anche pronunciata per quanto riguarda gli edifici esistenti. Per questi, infatti, il progetto è di migliorarne la classe energetica portandola ad essere almeno E. Attualmente il 97% degli edifici italiani si trova in una classe energetica inferiore alla E: la maggior parte F, ma alcuni persino G.

Insomma, per raggiungere questi obiettivi c’è davvero tanto lavoro da fare e tutti devono impegnarsi affinché la transizione energetica possa avvenire con successo. Una misura presa dall’Unione Europea per agevolare il processo è stata quella di dire stop agli incentivi per le nuove caldaie a gas dal 2027, che sono altamente inquinanti e oggi come oggi consumano anche eccessivamente rispetto ad altre soluzioni. Meglio orientarsi verso caldaie a condensazione oppure opzioni che possano essere alimentate da fonti rinnovabili, come per esempio i pannelli solari.

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